“Per scendere là
sotto – dice un anziano minatore sardo in una bella intervista – bisognava spogliarsi
di tutto: della stupidità, dell’intolleranza, dell’orgoglio. Bisognava
dimenticarsi di avere dei nemici, perché là sotto era importante adattarsi agli
altri. In miniera si lavora fianco a fianco.”
Inevitabile il paragone. Penso ai nostri posti di lavoro: aria condizionata d’estate, tepore d’inverno, bagni asettici e uffici puliti. Ma prima di varcarne la soglia, siamo sicuri di lasciarci dietro ciò che ostacola davvero il nostro lavoro, qualunque sia, e cioè lo spogliarsi della stupidità, dell’intolleranza, dell’orgoglio?
Si, il lavoro
beato chi ce l’ha.
Ma ancora più
beato chi nel lavoro mette al primo posto, come attitudine indispensabile, la
propria umanità.
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