Rosso,
tramonto di fuoco. Venature bianche di gabbiani galleggiano in un cielo liquefatto.
Il cuore, i polmoni, travolti dal soffio vitale, vibrano all'unisono dentro
l’eterno.
C'è
aria di miracolo da questa parte dell'orizzonte.
Mi
volto. Un respiro notturno avvolge tutto
il resto. Il freddo buio avanza strisciando dal mutevole confine tra aria e
terra. Vacillo. Un brulichio di ombre silenziose insinua la paura dell'ignoto. E lì il rosso. Caldo, eccitante. Vivo. Tento
di perdermi nel suo calore. Le zolle tremano. Metà del corpo è risucchiata
verso il basso. La testa mette le ali, destinazione paradiso.
Una
fettina di sole si affaccia e mi guarda tra le pieghe di una nube strascicata
dal vento. Che ne sarà del mondo? Mi dissolvo assieme ai colori, senza studiare
strategie ingannevoli per rimanere ancorata ad una certezza senza più contorni.
Il
vuoto prende possesso di tutte le cellule. Provo l'ebbrezza del mutismo
interiore. Sto volando con tutto l’essere. Traccio strade di trasparenza nel
rosso del cielo che fa posto all'arancio. Mi avvicino con deliziose volute al calore
del sole e sono leggera, leggera più dell'aria.
Un
guizzo di volontà guida le mie ali traslucide nell'ovunque e sempre, finché la
volontà sosterrà il mio desiderio pieno d'amore.
Parole
segrete, cifre misteriose si incastonano nelle lacune terrene, riempiono baratri
antichi dando unità al tutto. Ora sono completa. Ora sono.
Le
ferite arate sono lontane, laggiù. Non bruciano. Il mio compito, dimenticare il
futuro.
Sento
cori algebrici. Verità è una canzone armoniosa e ancestrale. Un risveglio.
Parlare con l'Uno, l’Uno e Trino. Farne parte.
Desiderio
mi conduce da Lui. Le mie piccole ali trasparenti e lucenti fremono di piacere.
Io sono le ali. Attraverso il silenzio con morbido stupore mentre la luce
penetra fino all'anima e mi parla attraverso nuovi sensi. Un bagliore di
chiarezza che trapassa e annienta ogni dubbio.
So
perché sono.
La
verità cesella un corpo non più materiale e scioglie le croste residue di pensiero
imbrigliato. Va, corri lontano, dentro di me, fuori di me, insieme a me,
conducimi attraverso la fettina di sole giallo morente, oltre il conosciuto
finito, oltre la porta visibile, verso l'immensità. Sono un grande occhio che
tutto vede, un grande orecchio che tutto ode, un grande cuore che pulsa al
ritmo dell'amore divino.
Mano
che sente. Aria, acqua, terra, fuoco. Metallo.
La
mia vecchia stradina di argento fuso si è trasformata in un cammino d'oro.
Non
ti vedo, ma posso sentirti in ogni atomo.
La Tua Voce sussurra al cuore parole di vita: LE RADICI DELL'UOMO SONO IN CIELO...
Avanza
la notte. Cobalto. Grida stridule di gabbiani.
C'è
aria di miracolo da questa parte dell'orizzonte.
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