Lungo la strada ti ho incontrato. Lei stessa mi ha raccontato che...
... sei stato tutto
annullandoti a te stesso,
sei stato tuono e pigolio,
amore e silenzio amaro,
cerchio magico e statico quadrato,
cuore e lapide,
aria e piombo.
Hai volato libero
e hai strisciato in terra
con l'ultimo dei vermi.
La vita ha orchestrato
il tuo dolore cieco
ma ti ha diretto più la morte
quando cingevi i fianchi
all'amore
e pensavi di ballare
muovendoti al ritmo
del tuo cuore incatenato.
Ora sciogli la corazza
e scegliti un nome,
portalo per il mondo in cima a un'asta,
fallo svolazzare al vento,
ché chiunque lo veda
anche da molto lontano
possa dire "voglio anch'io un nome".
E la musica della verità
guiderà i tuoi passi
verso strade ancora ignote
e già segnate
dalle tue vecchie vite.
Il sorriso
sarà la tua stella,
la luce vera la tua meta.
Puoi continuare a credere
per i giorni che verranno,
puoi rinnovare la promessa
ogni ora, ogni minuto,
anche quando
ti sputeranno addosso,
anche quando
sarai solo e lontano
e sentirai il bisogno
di stringere una mano.
Puoi continuare a sperare
per i giorni che verranno,
fino a che avrai
qualcosa da dire,
qualcosa da imparare,
qualche anima da incontrare.
Nel pianto,
nel riso,
hai incontrato me.
(Patrizia)
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