Oggi soffia forte il vento di scirocco. Chiuse le porte, rimbrotta cupo attraverso il camino nella sua lingua sconosciuta, a tratti con grida di
rimprovero. Cosa ti tormenta?
Scruto la linea dell’orizzonte, ora meno definita al suo passaggio tra
cielo e mare, guardo le cime verdi dei rami oscillare sotto improvvisi schiaffi
senza apparente ragione. Lo chiamano il vento della pazzia. Ospite rumoroso e
poco gradito, trasmette la sua tensione a chi avvicina, come a volte le persone.
Ma anche dolci richiami, allora vento di libertà, nel suscitare il ricordo
di odori sopiti e immagini dimenticate come le ondine di sabbia sulla spiaggia
che mutano e si rincorrono sotto le sferzate del suo tocco invisibile. Mentre
in lontananza una vela solitaria si confronta, piccola e coraggiosa, con le
forze della natura.
Come la mia amica, che lotta contro la follia di un mondo che ha
dimenticato la pietà, e dispiega la sua piccola vela logora cercando di
resistere alla furia di un vento dispettoso e imprevedibile. Un vento di
follia. Penso a Davide contro Golia. Il fanciullo audace, che non teme di
affrontare il gigante cattivo, perché crede nell’aiuto del Signore, e con una semplice
fionda e cinque sassi ben levigati riesce ad abbattere il nemico filisteo. Ma
la vera arma segreta di Davide è la sua fede.
Auguro a te, mia cara amica e sorella, la stessa confidenza in Dio nell’affrontare la dura prova contro il gigante oscuro. Io sono al tuo fianco.
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