Non siede su
comodi troni: la trovi in cammino.
Percorre strade
sconosciute, a volte immerse in un buio profondo. Strade silenziose, tracciate
tra macerie di certezze antiche. Strade strette come fili. A volte scompaiono
in un intrico di dubbi. E ritrovarle è una gioia segreta.
La fede ha gambe
forti…
Si arrampica sui
cumuli di offerte alternative, poste a sbarrare la strada e deviare il
percorso, poste a indebolire lo spirito. E scavalca ostacoli ingannevoli,
smaschera miraggi, si fa più forte ad ogni prova.
La fede ha mani
grandi…
Mani pronte a
stringere l’aratro, tenaci come morse nella stretta, perché il lavoro è duro e
girarsi indietro è un attimo. E arriva subito sera.
La fede ha un
cuore puro…
Ha un cuore di
bimbo. Perché è nel petto dei bimbi che ancora abita il coraggio dei santi.
Nei loro cuori il
cielo si riversa, come in uno specchio, per riflettersi ancora quaggiù in
terra.
La fede ha il
respiro corto…
Ha il respiro dell’affanno,
del lavoro compiuto ogni giorno senza sconti, con amore. Ed ogni passo, ogni
respiro, ogni affanno, ogni gesto, ogni attimo di silenzio, raccontano le
parole d’amore che non sai di dire.
E alla sera,
quando tutto fuori finalmente tace, si accorda al ritmo del giorno che viene.
La fede ha i tuoi
occhi…
Occhi di chi è stato chiamato a nuova vita.
La fede ti guarda.
Ha grandi occhi, ricolmi di carità. E col suo sguardo, ti rianima di speranza.
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