La mia vita di relazione ha inizio con un'immagine: il volto di mia
madre.
Ho imparato presto a tradurre i suoi stati d’animo, la stanchezza, la
preoccupazione, la tensione, l’attenzione. La calma.
Un guizzo nello sguardo, un sopracciglio inarcato, la piega amara all’angolo
delle labbra.
Il mio primo libro.
Solo dopo è arrivato il suono.
Il battito del cuore, un respiro accelerato. Un sospiro
involontario.
La prima musica.
Immagini e suoni.
Ma prima di tutto l’immagine.
Da lì parte la coscienza dell’altro. Da lì parte la conoscenza di noi
stessi.
Guardami. Mi vedo riflessa nei tuoi occhi.
Vedo dove sono. Vedo chi sono.
So che ho un posto nel mondo, nell’universo.
Un posto unico e speciale.
Ognuno di noi è speciale. “Fatto
a immagine e somiglianza di Dio”.
La mia vita di relazione ha inizio con un’immagine: il volto di Dio.
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