venerdì 6 marzo 2015

L'albero del silenzio


Piantato sopra una collina, lontano da ogni centro abitato. Lassù soffiava spesso il vento, un vento di maestrale che spazzava il cielo dalle impurità accendendo di azzurro la luce del giorno. L’albero stava lì, custode di un silenzio che aveva qualcosa di speciale, perché non solo non incuteva timore ma faceva cantare il cuore a chiunque gli si avvicinasse.
Si racconta che fu portato in quella cima dalle mani purissime di una fanciulla discendente da un popolo lontano nel tempo e che mentre piantava quel seme il cielo si era abbassato sulla collina per guardare, incantato dalla sua bellezza, e che da quel giorno nessuna tempesta poté turbare quel pezzetto di mondo. Ogni tanto, un vento muto passava a carezzare i giovani fili d’erba e al suo tocco i fiori ondeggiavano lievi.
Il seme piantato presto era diventato virgulto, sotto i raggi del sole cresceva e si fortificava. Divenne adulto. Un albero alto e snello, coi rami protesi al cielo e una trama di radici robuste, affondate nella terra fertile.
Chi aveva la gioia di arrivare fino alla collina, nell’avvicinarsi all’albero scopriva che emanava un profumo misterioso, capace di suscitare emozioni inspiegabili. Si racconta che era il profumo lasciato dalle mani purissime della fanciulla quando aveva piantato il seme.

Dalla cima della collina ancora l’albero attende, con infinita pazienza, che un’anima assetata di pace si avvicini per avvolgerla nel suo silenzio. Sento un profumo che chiama…

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