Chiesa è presenza.
Ho incontrato Mauro, fuori dalla Chiesa. Attendevo con altri l’inizio di
una catechesi sull’amico importuno, Vangelo di San Luca.
Lo vedevo per la prima volta in quel luogo. Si è avvicinato, e con
semplicità mi ha messo al corrente di avere appena accettato di contribuire come
volontario alle attività organizzate dal sacerdote.
Mi ha colpito la sua adesione immediata, senza tante parole, senza tanti
preamboli.
Semplicemente, ha detto si. Si, adesso.
Chiesa è cura
Rossana si occupa di tante cose nella Chiesa. Tante, tutte senza squilli di
trombe. Nel silenzio e nel nascondimento. Tra le altre, registra e trascrive le
catechesi per chi, per un motivo o un altro, non riesce ad essere presente ad
ogni incontro. Si preoccupa che non manchi a nessuno il pane della Parola, spezzato
con amore da un sacerdote innamorato di Dio.
Ricevo le mail di Rossana, sempre puntuali, con gratitudine. Si prende a
cuore ogni cosa. Tutto è fatto con attenzione e amore. Ricevo le sue cure con
gioia.
Chiesa è ascolto
Ho mandato ad Anna un messaggio in tema spirituale, uno di quelli che
circolano sulle chat tipo catena di sant’Antonio. Non è mia abitudine farle
girare e quando le ricevo tendo a cancellarle praticamente subito. Ma questa
aveva un contenuto che faceva riflettere. Parlava di quanto è importante attrezzarsi
di pazienza, di comprensione per l’altro, di buon senso, di coraggio. Di amore.
E di quanto è importante chiedere nella preghiera la pace, la gioia. La grazia
di Dio. La salvezza, che è dono di Gesù. E’ passata qualche ora, mi ero pure
dimenticata di averla inviata, quando mi è arrivata la risposta. Totalmente
inaspettata.
Riprendeva gli stessi temi, ma non genericamente, come storiella.
Era una piccola pagina di diario della sua giornata vissuta nell’ascolto dell’altro,
nell’offerta del proprio tempo ad un malato di SLA, dentro una struttura
sanitaria. Un malato con un nome preciso: Paolo. Raccontava tutta la dolcezza
racchiusa nel mettersi di fronte a chi è nel bisogno, a chi soffre. Nel fissare
il proprio sguardo negli occhi dell’altro per stabilire un contatto visivo. E
stare. Ascoltare. Partecipare. Amare. L’amore fa miracoli. L’amore risveglia la
voglia di vivere, di reagire, di lottare. Spinge ad aprire la bocca al cibo
quando si era già deciso di lasciarsi morire di tristezza. Fino al momento in cui due occhi colmi di tenerezza si affacciano nei tuoi, riuscendo a lacerare
il velo denso della tua notte senza stelle per restituirti un giovane raggio di
sole. E trasformano le tue lacrime in perle di luce che riflettono l’Emmanuele. Il
Dio con noi.