giovedì 3 aprile 2014

L'abito


Sento il vento che mormora tra i rami. Mi immergo in questo silenzio dell'anima. Era tanto che lo desideravo ma avevo dimenticato la strada.
Mi seguono come ombre i fantasmi di vecchie emozioni: alcune le ho trascritte, altre, troppe, sono state strappate dal cuore dal vortice dei giorni ed ora stanno impigliate come piume d'uccello su rami spinosi. Come questa che ancora il vento mi sussurra all'orecchio e mi ricorda che...

... Un raggio
di amore libero
ha sciolto il cristallo
di lacrime antiche
che spandendosi attorno
avvolgono un corpo
indurito dalla tristezza.


Mi hai regalato un abito
trasparente e salato,
un abito
che attira gli sguardi
che suscita invidia.
Così delicato
da far commuovere,
così lucente
da ferire gli occhi,
così potente,
da far fuggire atterriti.
E tu,
perché non fuggi?

(Patrizia)

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