venerdì 25 luglio 2014

Il cammino di Santiago


“Non sei tu a fare il cammino: è il cammino a fare te.”
Questa frase, sentita stamattina mentre passavo davanti alla radio, mi ha catturata.
A parlare era una voce di uomo, all’apparenza anziano, che raccontava del suo pellegrinaggio a Santiago di Compostela.
Un viaggio maturato per anni, fino a quando è arrivato per lui il momento giusto. Perché per ogni cosa c’è il suo momento, il suo tempo per ogni faccenda sotto il sole, ci ricorda il libro del Qoelet.
Per l’uomo della radio, il tempo giusto è arrivato la mattina in cui sua moglie – dopo averlo visto rientrare dall’ennesima passeggiata nei paraggi di casa – gli ha detto: “Io credo che sia ora che tu vada a Santiago”.
Tre giorni dopo ha inizio il suo avventuroso viaggio in solitaria. Da quel viaggio ritorna profondamente cambiato.
Una piccola storia per raccontare una grande storia, che ci riguarda tutti, in un modo o in un altro.
Perché in fondo ogni pellegrinaggio, e quello a Santiago in un modo speciale, è la metafora del nostro cammino terreno. Un viaggio in solitaria, anche quando lungo il percorso incontriamo anime che come noi cercano risposte. Ma il vero viaggio, come ci insegna ogni vero pellegrino, è quello che ci porterà a dire:

…Non sei tu a fare il cammino: è il cammino a fare te…


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