lunedì 9 marzo 2015

Dentro il deserto

Ti ho tanto cercato, lungo la riva del mare, in quella piccola striscia al confine tra la terra e l’acqua. Là dove finisce il mio corpo e inizia il mistero.
Ma il Tuo luogo è nel tempo che vivo, è nel pane sul tavolo, nella sedia accanto alla mia. E’ nella mano che stringo e in quella che il mio cuore respinge. Più ancora Ti fai presente in chi non riesco ad amare, in chi mi accusa senza ragione, in chi non desidera guardare i miei occhi. Giochi a nascondere il Tuo Volto nel fondo delle cose più insignificanti e povere, dove non penso di cercarTi. E il Tuo sguardo mi segue, ovunque io vada, comunque io sia. Sguardo di Misericordia e di speranza che da fiato all’anima.
Anche nel buio avverto i Tuoi occhi e quando il mio tempio è troppo colmo di me, Tu provvedi a svuotarlo per non farmi inciampare e liberare il mio passo da ogni caduta. Ma se anche dovessi rovinare a terra, Tu sei al mio fianco per darmi la mano e risollevarmi. Quando Ti chiamo, Tu sei già qui, con me. Quando Ti invoco, avevi già provveduto. Quando Ti ferisco, avevi già pronto il perdono per me.
Quando mi sento confusa, Tu mi chiami al silenzio, al vuoto interiore, nel mio deserto.

Perché il deserto, mi insegni, è solo il luogo dell’appuntamento, il solo luogo in cui mi chiami ad incontrare l’Amore.

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