domenica 6 settembre 2015

Vita di Sincletica

Tratto da: Gli insegnamenti spirituali di una madre del deserto


L’anima è come una nave che viene affondata dalle ondate di fuori e sommersa dall’acqua dentro la stiva, per cui noi andiamo in rovina per i peccati esteriori che commettiamo e ci distruggiamo attraverso i pensieri interiori. Occorre dunque tanto stare in guardia dagli assalti degli spiriti [che provengono] da fuori quanto resistere ai pensieri impuri di dentro e vigilare rigorosamente su di essi perché si presentano continuamente. Durante le tempeste, ai marinai che gridano aiuto spesso la salvezza viene dalle imbarcazioni vicine, ma se fa acqua la stiva, non di rado i marinai sono uccisi a loro insaputa, spesso quando dormono e con il mare calmo.
Bisogna dunque opporre ai pensieri un’attenzione operosa. Il nemico infatti, nell’intenzione di prendersi l’anima come se fosse una casa, o la fa cadere a partire dalle fondamenta o l’abbatte tutta a cominciare dal tetto oppure, passando per le finestre, prima lega il padrone di casa e così si prende tutto.
Le fondamenta sono le buone azioni, il tetto la fede, le finestre i sensi. In ogni cosa il nemico [ci] fa guerra perciò deve avere molti occhi chi vuole salvarsi. Né possiamo starcene qui senza pensieri. La Scrittura, infatti, dice: Chi crede di stare in piedi, guardi di non cadere.




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