sabato 28 giugno 2014

Pietro e Paolo



Santi Pietro e Paolo. Così diversi, così lontani. Uniti da un amore unico e speciale per il Dio incarnato.
“Seguimi: ti farò pescatore di uomini “ - dice Gesù al primo.  “Perché mi perseguiti?” - dice al secondo.
Uomo semplice e illetterato, Pietro. Rude nei modi, ma dal grande cuore sincero.
Rabbino, grande dotto, Paolo. Appassionato di Dio, ma di un Dio ancora chiuso nel suo cielo. Tanto da diventare persecutore di uomini. 
Catturato nella sua barca, tra le reti, il primo.
Scaraventato dal cavallo e rovesciato a terra, nella polvere, il secondo.
Differenti incontri, ma altrettanto potenti. Perchè da quel momento nulla è stato più lo stesso e la loro vita è cambiata per sempre.
Pietro lasciò tutto, lavoro, famiglia, affetti, per seguire il Suo Maestro ovunque lo conducesse, con fiducia totale.
Paolo, fedele alla legge ebraica e zelante fino all'estremismo, prima che le scaglie che oscuravano la sua vista interiore cadessero dagli occhi nel giorno in cui la vera Luce lo abbagliò. Da quel momento tutto il suo patrimonio di conoscenza, davvero grande, e tutta la sua persona, furono al servizio del Signore.
Eppure è a Pietro, l’uomo umile, totalmente impreparato, che è stato consegnato il potere di legare o sciogliere sulla terra e in cielo. Potere di capo, vicario di Gesù nel mondo.
E’ alla semplicità di Pietro, l’uomo a cui Gesù ha cambiato il nome quando Dio stesso gli ha rivelato la Sua natura divina, che viene affidata la Chiesa. Di cui, sicuramente, non si sarebbe indebitamente appropriato e tantomeno gloriato, soprattutto dopo il suo triplice tradimento che provocò a se stesso tanto dolore.
Uomo, con tutte le contraddizioni umane. Ma sincero. Vero nelle sue paure e dubbi. Vero, fino all’imbarazzo.
Forse è per questo motivo che ogni volta che sento o leggo quel passo del Vangelo dove Gesù chiede ai suoi apostoli:

"Voi, chi dite che io sia? ". Rispose Simon Pietro: "Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente".
E Gesù: "Beato te, Simone figlio di Giona, perché né la carne né il sangue te l'hanno rivelato, ma il Padre mio che sta nei cieli. E io ti dico: Tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia chiesa e le porte degli inferi non prevarranno contro di essa.”

... che il mio cuore batte di una tenerissima emozione e le lacrime mi bruciano in gola...


Ora mi resta soltanto la corona di giustizia.Dalla seconda lettera di san Paolo apostolo a Timoteo (2Tm 4,6-8.17-18)
Figlio mio, io sto già per essere versato in offerta ed è giunto il momento che io lasci questa vita. Ho combattuto la buona battaglia, ho terminato la corsa, ho conservato la fede.
Ora mi resta soltanto la corona di giustizia che il Signore, il giudice giusto, mi consegnerà in quel giorno; non solo a me, ma anche a tutti coloro che hanno atteso con amore la sua manifestazione.
Il Signore però mi è stato vicino e mi ha dato forza, perché io potessi portare a compimento l'annuncio del Vangelo e tutte le genti lo ascoltassero: e così fui liberato dalla bocca del leone.
Il Signore mi libererà da ogni male e mi porterà in salvo nei cieli, nel suo regno; a lui la gloria nei secoli dei secoli. Amen.



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