giovedì 7 agosto 2014

Idolo o modello?

Idolo o modello? Non è una domanda da poco e per pochi. Al contrario, ci interroga nel profondo. Da questa risposta discendono due stili di vita e due percorsi radicalmente differenti.
Nell’idolo divinizziamo ciò che non è Dio. Potere, denaro, razza. O un altro essere umano, che allora viene riverito e onorato al posto di Dio.
La Sacra Scrittura ci ricorda che gli idoli sono solo «argento e oro, opera delle mani dell'uomo », e che «hanno bocca e non parlano, hanno occhi e non vedono... ».
Noi viviamo immersi in un mondo che propone e promuove l’idolatria. A partire dall’infanzia. Ci muoviamo in mondo che pullula di idoli, che hanno bocca e non parlano, hanno occhi e non vedono.
L’idolo è lontano dalla nostra vita. Suscita invidia, perché irraggiungibile.
Il modello no. Un modello positivo suscita ammirazione. E’ qualcuno in carne ed ossa, un genitore, un fratello, un amico, un insegnante, che ci indica una strada da seguire. Ci rivela un percorso che conduce alla realizzazione di noi stessi attraverso l’utilizzo delle nostre potenzialità e talenti, che tutti abbiamo in dotazione alla nascita. Come un bagaglio per il viaggio quaggiù.
E’ però necessario non identificarsi con i modelli, seppure positivi, perché questo impedisce di ascoltare le proprie attitudini.  Un modello è qualcosa non solo da ammirare, ma da imitare. Implica un lavoro da parte nostra, ci impegna a tirare fuori il meglio di noi stessi.
Perché la grande sfida è scoprire e mettere a frutto le qualità di cui siamo dotati e offrirle per il bene comune.
Per un cristiano, il modello per eccellenza è Gesù.
Purché non lo riduciamo, seppure inconsapevolmente, ad un idolo lontano e irraggiungibile.
Gesù si è fatto carne, comunica con la nostra carne. Tocca le nostre ferite, di qualunque natura siano, per guarirci. Perché Gesù, il Dio vero, si è fatto Uomo per noi. Vive con noi. In noi.
Il Corpo mistico di Cristo siamo noi. Con le nostre carni malate e sfatte. Ma desiderosi del Suo Amore.
Solo quando abbandoneremo l’idea di un Dio lontano, un dio/idolo, riusciremo davvero a seguirLo e ad imitarLo. Consci di tutte le nostre miserie.



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